Cerchi consigli per non farti rubare la moto? Ecco i trucchi per utilizzare correttamente gli antifurto

Per evitare la spiacevole sorpresa di non ritrovare più la moto dove era stata parcheggiata bisogna munirsi di un ottimo sistema di antifurto moto. Ricordiamo che parcheggiare il mezzo in un posto ben illuminato ed affollato è già un deterrente, meglio ancora se nei pressi di telecamere di sorveglianza.

Vediamo quale sistema di antifurto, di tipo meccanico o elettronico, è il più adatto, come funziona e quale acquistare per lasciare la moto in sicurezza.

Catena antifurto

L’antifurto più performante è senza dubbio la catena (leggi qui le recensioni delle migliori catene antifurto per moto). Si rivela un sistema molto efficace contro i tentativi di scasso e di furto ma bisogna adoperarla nel modo corretto. Innanzitutto va chiusa su qualcosa di solido e la soluzione migliore è quella di legarla alla catena di un’altra moto. Così facendo i due mezzi uniti insieme sono molto difficili da spostare.

Per essere sicura e robusta una catena dovrebbe avere anelli di almeno 12 mm di diametro . Anche la sezione è importante: meglio preferire quella esagonale o quadrata, più difficili da tagliare con le tenaglie rispetto a quella tonda. Non tutti i materiali sono uguali, i più compatti sono la lega acciaio-nichel-cromo-molibdeno e l’acciaio al manganese. Se rivestita di guaina la catena è ancora più difficile da tagliare.

Tra i consigli utili per proteggere la moto c’è quello di agganciare la catena in modo che non tocchi terra. In questo modo il ladro farà più fatica per romperla perché non dispone di un punto al suolo sul quale fare leva. Infine, se la catena non dispone di chiusura integrata, non bisogna legare i capi della stessa al catenaccio. Meglio infilare l’ultimo anello nel primo e chiudere poi questo nel lucchetto. Il ladro non riuscirà ad infilare una leva nell’anello per farlo saltare.

Bloccadisco moto

Un altro sistema antifurto molto diffuso è il bloccadisco (scegli qui il migliore bloccadisco moto). Il suo limite è che non immobilizza perfettamente la moto come fa invece la catena. Le aziende produttrici li hanno dotati recentemente di allarmi acustici da integrare con l’uso di una catena. Il bloccadisco risulta più efficace se montato nella parte posteriore perché così il mezzo è più difficile da spostare.

Meglio orientarsi su modelli privi di facce dritte, più facili da fare saltare usando una leva, come quelli dalle forme tondeggianti. Il bloccadisco deve essere realizzato con materiali robusti, come l’acciaio temprato o cementato. Ricordiamo che prima di acquistarlo è il caso di verificare la forma del lucchettone sulla ruota. Questo perché sia i dischi che i cerchi possono avere forme differenti. Infine un ultimo consiglio: usare il bloccadisco sulla corona della trasmissione che è più solida del disco freno.

Bloccaruota

Anche il bloccaruota è un valido sistema per scongiurare il furto della moto. E’ un pistone dotato di serratura che viene fissato con il forcellone della sospensione posteriore. Funziona come un normale bloccadisco ma è molto più pratico. Al momento viene realizzato soltanto da piccoli produttori, in particolare per moto di piccole dimensioni come gli scooter. In realtà si tratta di un antifurto molto interessante che potrebbe presto essere prodotto anche dalle grandi case produttrici.

App di localizzazione satellitare

Gli antifurti satellitari riescono ad individuare la posizione della moto rubata. In commercio si trovano localizzatori satellitari economici e dispositivi più avanzati come il Motoplatinum, sistema convenzionato che permette un risparmio sull’assicurazione. E’ possibile usare un vecchio smartphone e tenere sotto controllo la moto scaricando un’app di localizzazione satellitare. Il problema comune a tutti i GPS è la copertura satellitare che non raggiunge gli spazi chiusi.

Antifurto satellitare moto

Alcune aziende motociclistiche propongono come accessorio aggiuntivo alla moto il LoJack, uno dei sistemi satellitari di localizzazione più avanzati al mondo. Il dispositivo è nascosto sul mezzo ed utilizza ponti radio ad onde lunghe in grado di rintracciare la moto ovunque. Richiede un costo di acquisto ed anche un abbonamento.

Anche Vodafone propone una serie di dispositivi e servizi nel campo degli antifurti satellitari adatti per proteggere la moto. V By Vodafone, questo il nome, utilizza sia la rete GSM dei cellulari, sia quella GPS.