I neopatentati sono soggetti a diverse limitazioni nei primi tre anni dopo aver conseguito la patente. La maggior parte di queste limitazione riguardano il tipo di moto che si può guidare a seconda dell’età e del tipo di patente conseguita.
La normativa vigente in materia di limitazioni è però cambiata molto negli ultimi anni per cui cerchiamo di capire come stanno le cose attualmente. Vediamo il quadro delle limitazioni per i neopatentati divise in base alle categorie di patente e all’età.
Contenuti dell'articolo
Limitazioni neopatentati moto in base all’età
A 14 anni viene rilasciata la patente AM per guidare i ciclomotori ma si può portare un passeggero solo dall’età di 16 anni. A 16 anni si può ottenere la patente A1, utile a guidare motocicli fino a cilindrata 125. A 18 anni è possibile prendere la patente A2 per condurre moto con potenza massima di 35 kW.
Chi ha 20 anni ed ha già conseguito da almeno 2 anni la patente A2 può mettersi alla guida di moto di qualunque potenza superando una prova pratica di guida. Questo esame si svolge su un mezzo di almeno 600 cm³ di cilindrata e di 40 kW di potenza.
A 24 anni si può conseguire la patente A per guidare moto di qualsiasi potenza e cilindrata.
Limitazioni di velocità
Per i neopatentati moto sono in vigore limitazioni di velocità per i primi tre anni dopo aver conseguito la patente. Possono circolare entro i 90 km/h sulle strade extraurbane ed entro i 100 km/h sulle autostrade.
Tasso alcolemico
Molto rigidi anche i limiti del tasso alcolemico per chi ha meno di 21 anni e per i neopatentati. Chi assume sostanze alcoliche non può mettersi alla guida in quanto il tasso consentito è zero.
Decurtazione dei punti
A meno che i neopatentati commettano infrazioni molto gravi, per cui scattano la sospensione o la revoca della patente, i punti tolti in caso di infrazione raddoppiano (massimo 15 punti).
Limitazioni neopatentati in base al tipo di patente
Vediamo ora nel dettaglio tutti i limiti per i neopatentati in base al tipo di patente conseguita.
Limiti patente AM
La patente AM è riconducibile all’ex patentino e si può avere a partire dai 14 anni di età. Permette di condurre un ciclomotore a due ruote con cilindrata massima di 50 cm³ che raggiunge una velocità massima di 45 km/h. Per guidare moto di questo tipo a motore elettrico, la potenza nominale continua non deve essere superiore ai 4 kW. Il guidatore può portare un’altra persona solo al compimento del 16° anno di età.
Limiti patente A1
La patente A1 è quella che viene rilasciata all’età di 16 anni. Il limite da non superare è la cilindrata massima di 125 cc ed è consentita la guida di motori con potenza non più alta degli 11 kW. Chi possiede la patente A1 può portare con sé un passeggero su moto omologate e guidare anche i veicoli che richiedono la patente AM.
Limiti patente A2
Si può conseguire al compimento del 18° anno di età e serve per condurre moto la cui potenza non sia superiore ai 35 kW. Il rapporto potenza/peso non può superare 0,2 kW/kg. Inoltre i mezzi a due ruote non devono derivare da una versione che crea più del doppio della potenza massima. Con la patente A2 si possono guidare i mezzi che richiedono le patenti A1 e AM.
Limiti patente A
Per ottenere la patente, A, chiamata anche A3, bisogna avere 20 anni e possedere da almeno 2 anni la patente A2. In caso contrario per averla bisogna aver compiuto 24 anni. Questo permesso di circolazione permette la guida di tutti i motocicli, che abbiano o meno la carrozzetta e di tutti i mezzi che si possono guidare con le patenti A1, A2 e AM. Per farlo non ci sono limiti, anche da neopatentato, basta rispettare quelli di velocità.
Passaggio ad una categoria superiore
Se si vuole passare da una patente di categoria inferiore ad una superiore bisogna superare la prova pratica prevista per la tipologia di patente che si vuole conseguire.
Limitazioni per chi possiede la patente B
Chi è in possesso della patente B può guidare anche i ciclomotori e le moto che richiedono la patente A1, limitatamente al territorio nazionale. Se volesse guidare all’estero la stessa moto dovrebbe sostenere una prova pratica che permette l’abilitazione della guida della stessa moto anche all’estero. Un esempio è quello della Vespa 125cc, che può essere guidata in Italia da chi è in possesso della patente B ma non può essere guidata in un altro Paese.
Il possessore di patente B che desidera guidare moto che richiedono le patenti A o A2 dovrà conseguire questa tipologia di patente sostenendo solo la prova pratica corrispondente a questa categoria.