Le protezioni per motociclisti sono quegli accessori in grado di garantire l’incolumità di conducente e passeggero, capaci di ridurre i rischi per la salute in caso di cadute. I dispositivi di protezione sono un accessorio fondamentale, che permettono di viaggiare sulle strade con la massima sicurezza. Vediamo quali sono e come viene regolamentato il loro uso.
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Statistiche in Italia
Purtroppo muoversi sulle due ruote ancora oggi è molto pericoloso e sono sempre troppi i morti sulle strade. Nonostante l’aggiunta dei guardrail salva motociclisti, utili per ridurre il numero di vittime, i numeri sono ancora troppo alti.
Le statistiche Istat relative al 2019 riportano cifre spaventose: 698 i morti tra i motociclisti, 88 decessi alla guida di un ciclomotore di 50 cc di cilindrata. Per questo si punta sulle protezioni, dispositivi che tutti alla guida dovrebbero indossare anche se solo il casco è obbligatorio. Vediamo cosa prevede il Codice della Strada sull’abbigliamento obbligatorio da moto.
Utilizzo del casco
Il Codice della Strada prevede all’articolo 171 l’uso del casco obbligatorio. Il casco va portato sia dal guidatore che dal passeggero e deve essere sempre allacciato. Chi non lo indossa nel modo corretto rischia sanzioni che vanno da 80 a 323 euro. Importante anche che il dispositivo protettivo sia provvisto di regolare omologazione.
Altre protezioni in moto
L’abbigliamento tecnico non è obbligatorio. Su questo punto i pareri sono stati e continuano ad essere molto discordanti. Nel 2010 si tentò di regolamentare l’uso dell’abbigliamento protettivo ma poi non si arrivò a nulla.
Esisteva un disegno di legge in cui era previsto l’uso delle protezioni suddiviso in scaglioni, a seconda della potenza della moto. Prevedeva che fino a 11KW era obbligatorio il solo casco, da 11 a 25 KW d’obbligo anche giacca tecnica e guanti. Per una potenza fino a 52KW sarebbe stato obbligatorio indossare il paraschiena. Per moto con potenza superiore ai 52 KW bisognava proteggersi con paraschiena integrale e pantaloni tecnici.
Omologazione dell’abbigliamento per moto
Restando fermo il fatto che chi guida una moto non è obbligato per legge ad indossare le protezioni, è diventato obbligatorio certificare l’abbigliamento per moto. Le case produttrici devono seguire il regolamento europeo 2016/425 per cui ogni dispositivo deve essere dotato di etichette. Queste devono certificare che il capo è stato oggetto di valutazione da parte di un laboratorio autorizzato.
Stivali e guanti seguono rispettivamente la normativa EN13634 e EN13594 mentre tute, giacche e pantaloni sono sottoposti alla nuova normativa En17092. Questa si suddivide in cinque diversi standard di classificazione che vanno dalla classe AAA fino alla C.
Ciò che possiamo riscontrare in Italia è che nel nostro Paese, rispetto ad altri stati europei, gli standard di sicurezza per chi viaggia in moto sono ancora lontani dall’essere elevati.